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27 Novembre 2018 Il team di ProntoPannolino Primi mesi

Scatti di crescita dei neonati: quando sono, quanto durano e cosa bisogna fare?

Nei primi mesi di vita di un bambino possono esserci alcuni periodi che risultano essere più impegnativi e stancanti, sia per i piccoli che per i genitori: può capitare che i bambini per qualche giorni siano più inquieti, irritabili, più bisognosi di coccole e anche più affamati.

Talvolta si tratta dei famosi “scatti di crescita” dei bambini: che cosa sono esattamente?

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Cos’è uno scatto di crescita e cosa succede al bambino?

Uno scatto di crescita è un periodo (di solito va dai due ai sette giorni) durante il quale il bambino aumenta di peso, di lunghezza e di circonferenza cranica a una velocità maggiore del normale; è un fenomeno del tutto fisiologico che si ripete più volte nell’arco del primo anno di vita e può essere accompagnato da una serie di sintomi.

Quali sono i sintomi dello scatto di crescita?

I piccoli che stanno attraversando uno scatto di crescita lo possono manifestare in diversi modi, o non manifestarlo affatto: ogni caso è a sé.

Ci sono una serie di sintomi che possono apparire con più frequenza, tra i principali troviamo:

  • maggiore appetito, sia che il bimbo venga allattato al seno sia al biberon
  • sonno alterato (il bimbo dorme di più o di meno del solito)
  • inquietudine e irritabilità
  • desiderio di stare con la mamma ancora più del solito
  • necessità di essere preso in braccio ancora più del solito

A che età si verificano gli scatti di crescita?

Possono manifestarsi in qualsiasi momento e molto spesso la situazione cambia da bambino a bambino; nonostante non ci sia una regola precisa, i momenti in cui tipicamente tendono a manifestarsi gli scatti di crescita sono, grosso modo, i seguenti:

  • a due settimane
  • a tre settimane
  • a sei settimane
  • a tre mesi
  • a sei mesi

Il ritmo di crescita di ogni bambino è diverso, quindi non bisogna spaventarsi se gli scatti di crescita avvengono in momenti differenti da quelli appena descritti o se non avvengono affatto: l’importante è che il piccolo continui a crescere con regolarità e la sua curva di crescita è attentamente monitorata – soprattutto nei primi mesi di vita – dal pediatra durante le visite di routine; sarà quindi il pediatra a saperci dire se tutto procede nel migliore dei modi.

Scatti di crescita nei bambini allattati al seno: il latte della mamma è abbastanza?

Gli scatti di crescita possono essere causa di ansia e preoccupazione nelle mamme che allattano al seno i loro piccoli: durante questi giorni i bimbi vogliono poppare senza sosta e non appaiono mai sazi, è quindi comprensibile che tante mamme si chiedano se il loro latte sia sufficiente per le necessità del loro bimbo.

La risposta è che – tranne nel caso di rare eccezioni – se l’allattamento al seno è ben avviato e avviene a richiesta il latte materno è del tutto sufficiente per soddisfare le esigenze di un bambino, anche durante uno scatto di crescita.

E’ vero che in questi giorni i piccoli sono più affamati e quindi hanno bisogno di mangiare di più ma è anche vero che se le loro necessità vengono assecondate – e quindi vengono allattati a richiesta – nel giro di pochissimo la produzione di latte (che dipende dalla richiesta e quindi dalla suzione) aumenterà.

Per capire se l’allattamento al seno sta proseguendo bene basta pesare il bambino una volta alla settimana (pesare i bambini ogni giorno o fare la doppia pesata non è necessario e – anzi – è spesso causa di ansie ingiustificate): i piccoli allattati esclusivamente al seno dovrebbe mettere dai 140 ai 200 grammi di peso alla settimana nei primi tre mesi di vita, dal terzo mese di vita in poi invece circa 80 grammi a settimana; dal sesto mese in avanti è normale che l’aumento di peso sia molto meno accentuato rispetto all’inizio.

Un altro modo per capire se il bambino sta mangiando abbastanza è controllare quanti pannolini cambiamo: nelle prime settimane di vita i bambini andrebbero cambiati circa 6 volte al giorno (di più se si usano pannolini lavabili) e il pannolino deve apparire più o meno pieno di pipì.

E’ molto importante che le mamme che allattano al seno si prendano specialmente cura di sé stesse durante i giorni degli scatti di crescita: devono quindi ricordarsi di bere molta acqua per non ostacolare la giusta produzione di latte, mangiare sano e riposarsi molto; lo sappiamo, con un bambino piccolo è molto difficile!

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Cerchiamo però di delegare eventuali faccende o commissioni ad amici e famigliari per poter riposare non appena ne abbiamo la possibilità.

Se ci sembra che il nostro bambino stia prendendo poco peso, che stia urinando poco e che manifesti una costante sensazione di fame è necessario rivolgersi al pediatra che saprà aiutarci a capire se ci stiamo preoccupando eccessivamente o se – in effetti – è il caso di intervenire.

Scatti di crescita nei bambini che prendono il biberon: bisogna aumentare le quantità?

E’ possibile che durante uno scatto di crescita anche i piccoli che si alimentano di latte artificiale manifestino di avere ancora fame dopo aver finito il biberon.

In questi giorni il loro fabbisogno di latte aumenta e, quindi, è probabile che sia necessario aumentare la quantità di formula artificiale: tuttavia per sapere quanto latte in più dargli è necessario chiedere il parere del pediatra che saprà indicarci le dosi corrette in base all’età del bambino e al suo peso.

Cosa fare durante uno scatto di crescita?

Prima di tutto mantenere la calma: possono essere giorni stancanti ma la situazione tornerà alla normalità nel giro di una settimana o meno.

In questi giorni è importantissimo soddisfare le richieste del bebè: se vuole essere tenuto costantemente in braccio cerchiamo di accontentarlo compatibilmente con le nostre possibilità, magari aiutandoci con una fascia porta bebè.

Se vuole stare attaccato al seno in continuazione lasciamoglielo fare in modo tale che la produzione di latte si regoli secondo le sue esigenze; ricordiamo anche che spesso i piccoli richiedono il seno non solo per fame, ma anche per sentirsi rassicurati dalla vicinanza della mamma.

Diamogli quindi tutte le coccole di cui hanno bisogno e se sono particolarmente irritabili cerchiamo di farli stare in ambienti tranquilli (evitiamo quindi posti affollati, feste, etc.).

E’ importantissimo che ai piccoli allattati esclusivamente al seno non vengano date tisane o acqua: se diamo al piccolo una tisana sarà meno stimolato a succhiare il seno della mamma ma, così facendo, anche la produzione di latte sarà minore!

Quando NON si tratta di scatto di crescita?

Gli scatti di crescita non causano febbre, spossatezza, vomito o altri sintomi che potrebbero invece essere dovuti a un virus o un malessere comunque legato ad altre cause e che, quindi, deve essere portato all’attenzione del pediatra.

Come avevamo raccontato anche nell’approfondimento dedicato ai miti e alle bufale sulla gravidanza, l’allattamento e la prima infanzia, non è vero che la febbre fa crescere: i processi febbrili non aumentano la produzione di ormone della crescita mentre la crescita non è mai resposabile di episodi di febbre.

In conclusione

Per quanto stancanti, gli scatti di crescita sono del tutto fisiologici e quindi non devono destare preoccupazione; ricordiamoci di avere pazienza, riposarci il più possibile e lasciarci guidare dalle richieste del nostro bambino.

E’ importante anche tenere a mente che non tutti i piccoli manifestano gli scatti di crescita, oppure lo fanno ma senza sintomi evidenti: se comunque continuano a crescere bene, non c’è nulla di cui preoccuparsi!

Gli scatti di crescita che interessano il peso e la lunghezza del bambino sono però diversi dagli scatti di crescita cognitivi che riguardano invece il suo sviluppo psicologico: ne parleremo presto in un post dedicato!

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