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31 Gennaio 2018 Il team di ProntoPannolino Primi mesi

Quando cominciano a sorridere i neonati? Dal sorriso involontario a quello sociale, ecco cosa aspettarsi!

Il sorriso di un bambino appena nato riesce a mettere di buonumore tutti, soprattutto la sua mamma ed il suo papà: nelle primissime settimane di vita i genitori notano che spesso il piccolo sorride (generalmente nel sonno) senza alcun motivo apparente, ma quando comincerà a sorridere – e a ridere – in risposta a stimoli gioiosi?

Il perché i bambini appena nati sorridano soprattutto nel sonno non è ancora del tutto chiaro: potrebbe trattarsi di stimoli muscolari involontari, di una reazione a ciò che stanno sognando o – anche – di un istinto evolutivo di sopravvivenza poiché, quando sorridono, i bambini vengono percepiti come più “piacevoli”, creando un maggiore istinto di protezione in chi gli sta attorno (ovviamente quest’ultima ipotesi fa riferimento a un istinto sviluppato migliaia di anni fa quando i piccoli correvano un maggior rischio di essere lasciati a se stessi).

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I sorrisi dei neonati sono sempre bellissimi, ma tutta la famiglia non vede l’ora di ricevere il primo sorriso volontario, quello che il bambino regala in risposta a una nostra azione: si tratta del “sorriso sociale” e si comincia a manifestare in genere tra le 6 e le 8 settimane di vita (ci potrebbe volere qualche settimana di più nei bambini nati pre termine).

Si differenzia dal sorriso involontario poiché si manifesta in risposta ad uno stimolo (una voce, un suono, la vista di un gioco o della mamma) e perché dura di più; inoltre interessa anche i muscoli della fronte e degli occhi e non solo quelli della bocca e delle guance come succede invece nel caso del sorriso involontario.

All’inizio a scatenare il sorriso sociale di un bimbo è soprattutto l’attenzione da parte dei famigliari (specialmente della mamma) che guardandolo, coccolandolo, parlandogli o semplicemente sorridendogli – come viene spiegato in questo studio  – saranno in grado di ricevere in cambio un bellissimo sorriso.

Ma perché i bambini iniziano a sorridere proprio verso i due mesi di vita e non prima? Le ragioni principali sono due:

  • in questo periodo il loro cervello comincia a svilupparsi maggiormente e la loro capacità di stabilire il contatto visuale con una persona aumenta
  • le loro abilità visive e cerebrali migliorano permettendogli di identificare i visi familiari e riconoscere determinati modelli di comportamento (dimostrazioni di felicità, rabbia, etc.)

Nei sorrisi della primissima infanzia giocano un ruolo fondamentale i “neuroni specchio”, ovvero quelli che – sia nei piccoli sia nei grandi – si attivano quando si compie un’azione ma anche quando si vede un’altra persona compiere la medesima azione; questi neuroni quindi ci aiutano nel difficile compito di metterci in relazione con gli altri poiché ci rendono in grado di capire il significato dei gesti che vediamo eseguire dagli altri (e, quindi, anche di imitarli nelle giuste situazioni).

I bambini quindi sorridono quando sono felici o quando vogliono attirare l’attenzione della mamma e del papà, ma anche quando sono soddisfatti (dopo aver mangiato o dopo essersi scaricati), oppure in risposta al sorriso di una persona conosciuta.

Mano a mano che i piccoli crescono e le loro abilità si sviluppano saranno tanti altri gli stimoli capaci di provocare un sorriso: la vista di un libretto colorato, il tatto nel caso di una consistenza particolare, una musica divertente, etc.

Verso i quattro mesi, poi, possiamo cominciare a sentire i piccoli ridere di gusto in risposta a stimoli come solletico, rumori divertenti, movimenti veloci, etc.

Come per il primo sorriso, anche la prima risata non si manifesta nello stesso momento per tutti i bambini: sappiamo che ogni piccolino è unico e tutti i bimbi hanno bisogno del loro tempo per raggiungere le sue conquiste.

Teniamo a mente, poi, che la quantità di sorrisi dispensata da un bambino dipende moltissimo dal suo carattere: ci saranno bimbi sempre pronti a regalare un sorriso a tutti ed altri che, invece, riserveranno i loro sorrisi per poche occasioni speciali (uno studio suggerisce che i maschietti potrebbero essere portati a sorridere più delle femminucce).

Pochi o tanti che siano, resta indubbio che il sorriso di un bambino è di gran lunga una delle cose più belle che ci sia al mondo!

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