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10 Giugno 2020 Il team di ProntoPannolino Prodotti utili

Qual è il miglior termometro per neonati e come si misura la febbre ai bambini? Una guida per scegliere il termometro giusto

Quando ci viene la febbre uno dei gesti più comuni per misurarla è quello di mettere il termometro sotto l’ascella, giusto?

Quando si tratta di neonati o bambini, però, la situazione cambia: è difficile che un bimbo così piccolo riesca a stare fermo per qualche minuto per farsi misurare la febbre, e tutti i genitori desiderano trovare un modo veloce e poco fastidioso per prendere la temperatura ai bimbi (anche diverse volte al giorno).

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Termometri clinici, liquidi, digitali, a infrarossi, rettali, orali, ascellari: le alternative in commercio sono tantissime, ma quali vanno bene per uso pediatrico?

Andiamo a vederlo insieme!

Termometro clinico (in vetro) o termometro liquido

Fa parte dei ricordi d’infanzia di tanti di noi, abituati al termometro al mercurio: questa variante però è stata proibita da una direttiva della Comunità Europea che ne ha impedito il commercio dall’aprile 2009 a causa della tossicità del mercurio che – se disperso nell’ambiente – risulta tossico per le persone e per il Pianeta (tuttavia qualcuno potrebbe ancora averlo in casa).

Il termometro a mercurio è stato sostituito dal termometro a gallio o termometro a galinstano il cui funzionamento è esattamente uguale a quello del suo predecessore: nella colonnina è presente il galinstano (una lega di indio, stagno e gallio totalmente innocua per l’uomo e per l’ambiente) che si espande a contatto con il calore, andando a segnare la temperatura corporea all’interno del termometro.

Il termometro liquido al galinstano è molto affidabile (ancora di più di quelli digitali o di quello al mercurio) anche nella misurazione ascellare della temperatura pediatrica ma se usato con neonati o bambini molto piccoli ha degli svantaggi:

  • è di vetro, e quindi a seguito di un movimento brusco si può rompere
  • è necessario attendere 3-4 minuti per avere il risultato, un lasso di tempo lungo se dobbiamo tenere fermo un bambino

Se è l’unico termometro che abbiamo in casa e dobbiamo misurare la febbre a un neonato o a un bambino molto piccolo possiamo farlo mentre prende il seno o il biberon (così lo abbiamo in braccio e circondandolo con le nostre braccia possiamo tenergli saldo il termometro sotto l’ascella) o quando sta dormendo profondamente.

Un esempio di termometro al gallio è questo modello della Pic, il cui coperchio è anche una lente di ingrandimento che scorre sopra la colonnina per permettere una lettura più facile della temperatura.

Termometro digitale

Il termometro digitale a batteria è affidabile nel misurare la temperatura pediatrica ed è anche molto veloce: di solito può essere utilizzato per via anale (dopo vedremo come) o ascellare, posizionando il termometro sotto l’ascella o nel retto del bambino e poi attendendo un piccolo segnale acustico che ci avverte dell’avvenuta misurazione (da pochi secondi a quasi un minuto).

Questo tipo di termometro è particolarmente raccomandato per la sua velocità, affidabilità e sicurezza (sono di solito resistenti a urti e cadute), inoltre di solito ha un prezzo contenuto.

Questo termometro digitale Pic, per esempio, è un buon prodotto e si aggira spetto attorno ai 3 euro!

Termometro a infrarossi

I termometri a infrarossi – sicuramente più costosi di quelli digitali o liquidi – sono davvero comodissimi!

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Di solito sono di tre tipi:

  1. a distanza (basta puntare la fronte del bambino a cui si vuole misurare la febbre da una distanza ravvicinata)
  2. auricolari (il beccuccio del termometro va inserito nell’orecchio)
  3. frontali (il termometro va appoggiato sulla fronte)

Quelli più affidabili sono quelli auricolari e frontali poiché quelli a distanza funzionano catturando le radiazioni di calore presenti nell’ambiente, quindi in un ambiente molto caldo potrebbero dare una lettura sbagliata.

Ci sono alcuni modelli che riuniscono le tre modalità che abbiamo visto: lo stesso termometro può misurare la temperatura a distanza, nell’orecchio o sulla fronte.

I pro dei termometri a infrarossi sono:

  • la velocità di misurazione della temperatura (pochi secondi)
  • la possibilità di misurare la temperatura in qualunque momento (quasi) senza che il piccolo se ne accorga

I contro, invece, sono la a volte scarsa affidabilità nel prendere in modo preciso la temperatura, soprattutto nel caso dei termometri a distanza, e il costo elevato.

Su Amazon è possibile trovare tantissimi ottimi modelli con prezzi che partono anche da meno di 15 €.

Come si misura la temperatura rettale a un bambino?

Abbiamo visto che i termometri digitali permettono la misurazione della febbre anche per via rettale: come misurare la febbre dal culetto a un neonato a un bambino?

Prima di tutto dobbiamo pulire la punta del termometro con dell’alcool disinfettante e ungerla con un po’ di vaselina / olio; posizioniamo il bambino a pancia in su, alzandogli le gambine prendendolo dai piedi in modo tale da poter raggiungere facilmente l’ano.

Inseriamo il termometro delicatamente introducendo la punta, senza spingere ulteriormente in fondo; al segnale acustico possiamo ritirare il termometro per leggere la temperatura, pulendolo di nuovo con dell’alcool prima di rimetterlo via.

È normale che i piccoli siano un po’ infastiditi da questa operazione che però dura solo pochi secondi; è altrettanto normale che i neonati, dopo la misurazione, si scarichino (per la stimolazione del termometro nell’ano).

Ricordiamo che nel leggere il risultato della misurazione rettale dobbiamo togliere mezzo grado, poiché la temperatura interna è maggiore di quella esterna: se il termometro dopo una temperatura rettale segna 38 gradi, vuol dire che il bambino ha 37,5 di febbre; se segna 37 vuol dire che il piccolo non ha febbre perché la sua temperatura è di 36,5.

Cosa fare se abbiamo un termometro a mercurio?

L’ideale è sbarazzarsene per evitare che si possa rompere e che il mercurio si disperda nell’ambiente; non va buttato in spazzatura ma smaltito presso il contenitore di medicine scadute della farmacia.

Se, invece, lo stiamo usando e si rompe bisogna raccogliere le goccioline di mercurio in questo modo:

  • aspirandole con una siringa o facendo passare sotto un foglio di carta
  • assicurandosi di non averne dimenticata nessuna, nemmeno le più piccole, illuminando la zona con una torcia elettrica (il mercurio riflette la luce e quindi sarà facile individuare eventuali resti)

Per buttare le goccioline bisogna metterle in un contenitore di plastica o di vetro ma non di metallo (ad esempio i bicchierini che si usano per gli esami delle urine vanno benissimo), riempirlo di acqua fredda e chiudere il tappo.

Il mercurio è un rifiuto tossico ma di solito le farmacie lo ritirano insieme ai medicinali scaduti.

Conclusione: che termometro comprare per misurare la febbre a un neonato o bambino piccolo?

I termometri più affidabili sono quelli digitali e quelli al gallio: per la facilità di misurazione e la velocità nel restituire il risultato, senza dubbio i termometri digitali sono la scelta migliore.

Quelli a infrarossi sono comodissimi e affidabili ma bisogna leggere attentamente le istruzioni perché ci sono davvero tante variabili (ambientali e non) che possono sballare la lettura della temperatura e alterarla fino a un grado di differenza!

Ricordiamo poi che tutti questi termometri possono essere usati per i neonati, i bambini ma anche per ragazzi e adulti: quindi è un oggetto che, anche se magari con un costo più elevato, torna utile a tutta la famiglia.

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Etichettato con: febbre, misurare febbre neonati, termometro
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