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11 Maggio 2018 Il team di ProntoPannolino Concorsi, Gravidanza

Pressione alta in gravidanza: preeclampsia (o gestosi), quali sono le cause e i sintomi?

Quando ci rendiamo conto di aspettare un bambino fissiamo subito un appuntamento con il nostro ginecologo: durante la visita – tra le altre cose – ci misurerà la pressione sanguigna, e continuerà a farlo per tutta la durata della gravidanza.

E’ infatti di estrema importanza che – durante l’intera gestazione – la nostra pressione non sia alta: perché va tenuta strettamente sotto controllo in gravidanza?

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Preeclampsia o gestosi: di cosa si tratta?

La pressione alta in gravidanza è uno dei sintomi che può essere il campanello di allarme per una patologia chiamata preeclampsia, ma che si conosceva – e a cui tuttora spesso si fa riferimento – come gestosi.

La preeclampsia si manifesta solo in gravidanza e può interessare anche donne che non hanno mai sofferto prima di ipertensione; nonostante possa presentarsi in ogni stadio della gravidanza, è più tipica dell’ultimo periodo gestazionale.

Se non viene diagnosticata in tempo la preeclampsia può sfociare nell’eclampsia, un disturbo (sempre legato alla gravidanza) grave, dai risvolti potenzialmente mortali sia per la mamma che per il bambino.

Quali sono i sintomi della gestosi?

Abbiamo già detto che uno dei campanelli d’allarme è l’ipertensione, quindi la pressione alta; per diagnosticare una preeclampsia però la pressione sanguigna non basta perché – affinché questa patologia si manifesti – devono esserci necessariamente altri sintomi:

  • presenza di proteine (come l’albumina) nelle urine
  • estremità gonfie (mani, piedi, caviglie)

Alcune donne possono anche manifestare:

  • nausea o vomito
  • mal di testa
  • mal di stomaco o mal di schiena
  • aumento improvviso di peso
  • problemi alla vista (puntini neri, “lampi” di luce, visione sfocata, sensibilità alla luce)
  • ansia
  • fiato corto

Tanti dei sintomi che abbiamo indicato sono anche alcuni dei disturbi tipici della gravidanza: come sapere quando siamo davanti a un disturbo “innocuo” o se si tratta di qualcosa di più grave?

Bisogna ricordare che la preeclampsia viene diagnosticata soprattutto facendo attenzione alle proteine nelle urine (che si riscontrano senza possibilità di errore con un esame delle urine) e alla pressione; infatti alcune donne con preeclampsia non hanno nessun sintomo e se ne accorgono solo attraverso gli esami di routine (urine e pressione).

Se dovessimo avere uno dei sintomi sopra descritti dobbiamo comunicarlo subito al ginecologo o al nostro medico di base che provvederà a misurarci la pressione e a prescriverci un’analisi delle urine: con questi due esami si potrà confermare o scartare la diagnosi di gestosi.

Cause della gestosi: quali sono?

Attualmente le cause scatenanti di questo disturbo non sono ancora ben definite: sembra che le donne che soffrano di pressione alta possano essere più portate a manifestare la preeclampsia in gravidanza, anche se – come abbiamo già detto – può interessare anche chi non ha mai avuto l’ipertensione.

Gli studi più recenti indicano che le cause scatenanti della gestosi possano trovarsi nella placenta: questa produce alcune proteine che, una volta entrate in circolo nell’organismo materno, possono essere le responsaboli della pressione alta e il malfunzionamento dei reni (che determina la presenza di proteine nelle urine).

All’azione della placenta si unisce lo stato di salute della madre: infatti le donne che hanno problemi cardiovascolari, renali, metabolici, genetici o coloro che soffrono di obesità sono più portate a soffrire di gestosi.

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Cosa succede se ho la gestosi in gravidanza?

Come abbiamo detto prima, la preeclampsia di solito appare nell’ultimo stadio della gravidanza: se a una donna dovesse essere diagnosticata e la gravidanza è ormai a termine (dalla settimana 37 in poi) viene indotto il parto (o praticato il taglio cesareo).

Se la preeclampsia si manifesta nei primi stadi della gravidanza può essere più problematica: è una patologia che, infatti, non ha cura se non il termine della gravidanza stessa (una madre guarisce dalla patologia dopo il parto).

Quindi la mamma deve stare a riposo e non fare sforzi; gli possono essere somministrati farmaci contro l’ipertensione e, nei casi più gravi (nei quali la salute della madre e del bambino è a rischio) anche steroidi per stimolare la maturazione dei polmoni del bebè, in modo tale da poter indurre il parto il prima possibile.

Cosa succede al bambino se la mamma ha la gestosi?

Se tenuta sotto controllo e se non è in forma severa la preeclampsia può non dare problemi al bambino; di certo una donna con la pressione alta in gravidanza dovrà sottoporsi a maggiori controlli per monitorare costantemente la sua salute e quella del piccolo, oltre a osservare riposo e restrizioni alimentari.

Nei casi più gravi però la gestosi può avere conseguenze negative anche sul bambino:

  • parto prematuro: è la conseguenza più comune; i bimbi nati prematuri sono più a rischio di avere problemi di salute (nel breve e nel lungo termine) soprattutto se il parto è avvenuto prima delle 32 settimane di gestazione
  • restrizione della crescita uterina: la preeclampsia può determinare uno scarso afflusso di sangue alla placenta, e questo condiziona in maniera negativa il feto che potrebbe essere più piccolo del normale o sottopeso poiché non riceve il giusto nutrimento (ma è un problema della placenta, non della madre o della dieta che segue)
  • acidosi: sempre a causa di un ridotto afflusso di sangue alla placenta il sangue del piccolo passa ad irrorare solo il suo cervello ed il cuore per mantenerlo in vita; se le sue riserve di ossigeno dovessero esaurirsi per un malfunzionamento della placenta il suo organismo comincerebbe a produrre acido lattico in eccesso, portandolo all’incoscienza (se ciò dovesse succedere, è necessario provocare il parto)
  • morte: è una conseguenza possibile ma solo se la preeclampsia è estremamente grave; il decesso può essere la conseguenza di un parto molto prematuro (prima delle 25 settimane di gestazione) oppure può verificarsi quando il feto è ancora nell’utero.

Come prevenire la gestosi?

Purtroppo non c’è un modo di prevenirla in maniera assoluta, poiché la preeclampsia si manifesta a causa di una serie di fattori indipendenti dalla nostra volontà e dalle nostre abitudini di vita.

Tuttavia ci sono una serie di accorgimenti che possiamo prendere:

  • limitare al massimo il sale durante la gravidanza, ed eliminarlo totalmente se soffriamo già di ipertensione
  • comunicare al nostro medico o al ginecologo se soffriamo di problemi di salute che potrebbero esporci maggiormente al rischio di preeclampsia (problemi cardiaci, renali, metabolici, vascolari, genetici)
  • seguire una dieta sana e povera di grassi, poiché le donne in sovrappeso e obese sono più portate a sviluppare la preeclampsia
  • non fare troppi sforzi, osservare riposo se abbiamo già problemi di salute
  • comunicare al medico o al ginecologo qualsiasi sintomo sospetto per realizzare gli accertamenti del caso
  • misurare la pressione sanguigna a casa utilizzando un apposito misuratore di pressione
  • recarsi alla visite periodiche previste durante la gravidanza

In conclusione

Davanti all’impossibilità di prevenire la preeclampsia in maniera assoluta, l’arma più potente che abbiamo a disposizione è la prevenzione; come abbiamo già detto alcune donne non mostrano nessun sintomo e si accorgono di avere la gestosi solo in seguito ai risultati dell’analisi delle urine.

Per questo è fondamentale recarsi dal ginecologo o dal medico in maniera periodica: solo con un monitoraggio costante possiamo diagnosticare rapidamente la preeclampsia e prendere tutte le misure necessarie per proteggere noi e il nostro bimbo.

Alcuni ginecologi prescrivono esami delle urine e del sangue ogni mese, altri ogni tre mesi: in quest’ultimo caso, se mancasse ancora del tempo prima delle prossime analisi ma vedessimo comparire qualche sintomo sospetto, non aspettiamo ma contattiamo subito il ginecologo.

Questi ci misurerà la pressione e, se dovesse risultare alta, anticiperà gli esami delle urine per poter confermare o scartare l’ipotesi di una eventuale preeclampsia.

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Etichettato con: gestosi, ipertensione in gravidanza, pressione alta in gravidanza, prreclampsia
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