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24 Maggio 2016 Il team di ProntoPannolino Consigli, Dalla redazione, Primi mesi

Arriva un neonato? Ecco 7+1 app per neogenitori che rendono la vita (un po’) più facile

[Articolo aggiornato per segnalare la disponibilità di Pharma Kids]

In un mondo sempre più connesso e tecnologico, con il tablet e lo smartphone si fa praticamente tutto. Ci sono alcune app che ci permettono di monitorare i nostri parametri vitali, altre che ci fanno controllare da remoto gli elettrodomestici di casa e, poi, ce ne sono altre pensate apposta per i neogenitori.

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Quando parliamo di contenuti digitali dedicati ai genitori e ai bambini, il portale di riferimento in Italia è senza dubbio Mamamò, un sito che si occupa di tecnologia per l’infanzia.

Qui – nella sezione dedicata – è possibile trovare tutta una serie di app che possono tornare particolarmente utili quando i bambini cominciano a giocare con il tablet, grazie a diverse applicazioni educative alla portata dei più piccoli.

Ma nel vastissimo mondo delle applicazioni non mancano neppure quelle per i neogenitori: parliamo di tutte quelle pensate per rendere la vita un po’ più facile alle mamme e ai papà alle prime armi (e non), per i quali le situazioni nuove – e inaspettate – sono all’ordine del giorno.

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My Baby Music Boxes – immagine presa da Google Play

Un esempio è “My Baby Music Boxes”: questa applicazione (gratis e compatibile con iOS e Android) offre una grande selezione di melodie per far addormentare i piccoli. E’ un’applicazione semplice che mette a disposizione un timer, la funzione “muto” e poco più: in questo modo abbiamo una sequenza infinita di ninne nanne da sottoporre ai bimbi che fanno fatica a prendere sonno.

Un’app che può rivelarsi molto utile, ma attenzione: non si tratta di una “bacchetta magica”, e per la maggior parte dei bambini una melodia rilassante non basta: per farli scivolare tra le braccia di Morfeo ci vogliono anche le coccole e la voce rassicurante di mamma e papà.

Le prime settimane (e anche i primi mesi) di vita di un bambino, poi, sono piene di dati da ricordare: l’ora dell’ultima poppata, la doppia pesata, l’ultimo cambio del pannolino, quanti cm è cresciuto nell’ultimo mese… Se non si ha un’eccellente memoria, si rischia di fare una gran confusione!

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“E tutto divenne più facile” – immagine presa dall’App Store

Per stare dietro a tutte le “rilevazioni” che generalmente seguono la nascita di un bimbo, ci aiuta “E tutto divenne più facile”, un’app per iOS e Android il cui costo cambia a seconda del Paese in cui viene scaricata (ma si aggira attorno ai 4 euro).

questa applicazione è davvero una sorta di “diario” dove annotare date, orari, misurazioni di peso e altezza, visite dal pediatra, ma è utile anche per tenere traccia delle curve di crescita del bimbo, del suo umore, del calendario delle vaccinazioni…

Può rivelarsi davvero utile se siamo genitori a volte un po’ smemorati, perché possiamo accedere a tutte le misurazioni, gli orari e le scadenze da un’unica app!

E’ inoltre possibile condividere tutti i dati (che vengono trasformati dall’app in comodi grafici per una consultazione più semplice ed immediata) via web, in modo tale che siano fruibili con chi si desidera: i nonni, la baby-sitter, etc.

Un’altra app interessante (e gratuita!) è quella creata da Coop: si chiama “Mammissima” e può essere scaricata da tutti gli utenti iOS e Android.

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Mammissima
“Mammissima” – immagine presa dall’App Store

Si tratta di un’applicazione ricca di funzionalità, grazie alla quale è possibile tenere sotto controllo il peso e l’altezza del proprio bambino (in riferimento alle tabelle di crescita dell’indice di massa corporea), consultare ricette diverse per ogni fase dello svezzamento e della crescita, far divertire il piccolo grazie alle filastrocche e a tante idee per giocare in casa e all’aperto.

Essendo un’app creata da Coop, c’è anche “Scopri crescendo”, una sezione dedicata ai prodotti per l’infanzia a marchio proprio in cui è possibile conoscerne aspetto e caratteristiche.

A differenza delle altre app viste finora, però, in questa troviamo anche una sezione “Chiedi all’esperto”, in cui le mamme possono consultare le domande più frequenti sul tema della nutrizione, con le relative risposte.

A proposito di nutrizione, una delle difficoltà maggiori che si presentano quando si deve dar da mangiare a un bimbo piccolo è farlo quando non si è a casa propria.

Trovare un posto che sia attrezzato per il cibo dei dei piccoli (scaldare il biberon o le pappe) e dove – all’occorrenza – poter cambiare il bimbo è una preoccupazione di tutti i neogenitori quando devono passare tanto tempo fuori casa.

In nostro aiuto viene “BabyPitStoppers, un’app gratuita (che può essere utilizzata da qualsiasi dispositivo, non solo da smartphone o tablet) in cui è possibile cercare strutture “baby-friendly” su tutto il territorio nazionale.

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“BabyPitStoppers” – immagine presa dal sito ufficiale

Cosa vuol dire “baby-friendly”? Per essere “consigliata” su questa app una struttura deve essere facilmente accessibile con il passeggino, mettere a disposizione una zona dove cambiare il bambino, permettere di scaldare la pappa o il biberon ed essere attrezzata con uno spazio confortevole in cui poter allattare.

Con questa app, oltre a localizzare i “baby pit stop” più vicini oppure presenti in una determinata città, è anche possibile segnalare una struttura in cui ci siamo recati e che ci ha fatto una buona impressione, tanto da volerlo comunicare agli altri genitori.

La condivisione di informazioni da parte di tutti i neogenitori che fanno parte della community di BabyPitStopper è proprio il punto di forza di questa app che mette a disposizione un aiuto concreto e completamente disinteressato.

Se parliamo di attività da fare fuori casa con i bambini, poi, l’app di riferimento è “GoBimbo“, un’applicazione gratuita per iOS e Android – ma consultabile anche attraverso il sito mobile – che segnala le iniziative, le strutture e le attività a misura di bambino (0-10 anni).

E’ un servizio attivo (per ora) solo  Milano, Monza, Varese, Torino e Roma, ma che promette di arrivare presto anche in altre città italiane.

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“GoBimbo” – immagine presa da Google Play

Attraverso il motore di ricerca è possibile inserire la nostra posizione, il giorno e l’ora a cui siamo interessati (per esempio se vogliamo sapere cosa potremmo fare il sabato pomeriggio, ma siamo ancora a giovedì)  e controllare quali sono le attività nella nostra zona per quel momento e quell’orario.

Le attività sono divise per categoria ed è possibile anche impostare l’età del bimbo per filtrare le iniziative, che ovviamente non sono sempre adatte ai bambini di ogni età, dato che nei primi anni di vita ogni tappa delle crescita è caratterizzata da capacità motorie diverse, interessi diversi e anche una diversa resistenza.

Sappiamo infatti che i più piccoli si stancano molto prima e dopo una corta – ma intensa – sessione di gioco, hanno bisogno di un pisolino per ricaricare le batterie!

Il pisolino, e il sonno in generale, è un momento che può rivelarsi “critico” per i neogenitori, specie se il bimbo dorme da solo in una stanza diversa e scatta la preoccupazione di riuscire a tenerlo sotto controllo anche se si è da un’altra parte; in questo frangente i baby monitor possono risultare fondamentali, ma grazie ad app come “Baby Monitor for IP Camera” non è necessario dotarsi di oggetti sviluppati appositamente per questo scopo: anche uno smartphone o un tablet e una IP camera possono bastare.

Baby Monitor for IP Camera” è un’app sviluppata per iOS, scaricabile dall’App Store su iPhone e/o iPad a 4,99€ + 1,99€ per i contenuti extra, mentre per chi si muove nel mondo Android un’applicazione analoga è Dormi – Baby Monitor, scaricabile gratis ma che “costringe” ad acquistare dei prodotti in app (da 0,69 a 7,99 euro per elemento) per funzionare al meglio.

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“Baby Monitor for IP Camera” – immagine presa dall’App Store

In entrambi i casi si può creare una rete domestica con una telecamera (meglio se a raggi infrarossi, per vedere anche nel buio) nella stanza del bimbo, che trasmette immagini sui devices associati: in questo modo basta lanciare l’app sul telefonino (o sul tablet, e perfino con la Chromecast del TV in salotto) per vedere cosa succede nel lettino, ma è possibile anche attivare delle notifiche per farsi avvisare in automatico quando il bambino comincia a piangere oppure se nella sua stanza c’è rumore.

Queste app permettono anche di dialogare con il neonato, ma è chiaro che il contatto umano con i genitori resta la miglior “medicina” per ogni momento di agitazione o per un pianto: infatti la funzione principale di queste applicazioni è quella di poter avere un occhio discreto nella cameretta del bimbo, senza doverlo disturbare di volta in volta.

Non solo: impostando adeguatamente la rete si può permettere la visione anche ai nonni che abitano lontani, o ai genitori quando sono al lavoro, mentre la sicurezza è garantita dalla trasmissione crittografata dei dati, che tiene alla larga dal pericolo di intrusione nella privacy della famiglia.

Quello della privacy è un punto a cui prestare molta attenzione: sono tante infatti le app che non garantiscono un livello di sicurezza sufficiente, ed è quindi bene leggere con attenzione le diverse recensioni degli utenti prima di scaricarne una e cominciare ad usarla.

Ma passiamo ad uno dei problemi più comuni dei genitori (soprattutto di quelli alle prime armi ma spesso anche di quelli più “rodati”), ovvero “decifrare” il pianto dei bambini. Avrà sonno? Avrà fame? Vorrà semplicemente essere preso in braccio e coccolato?

Nelle prime settimane di vita del piccolo, quando ancora dobbiamo imparare a conoscerlo bene, può essere davvero difficile capire la causa scatenante di un pianto, soprattutto di quelli che sembrano inconsolabili.

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“Baby Cries Translator” – immagine presa dall’App Store

A venire in soccorso di mamma e papà arriva proprio un’app, “Baby Cries Translator“: quest’applicazione è stata sviluppata dal National Taiwan University Hospital Yunlin e, grazie a un database di circa 200.000 pianti, sembra essere in grado di “tradurre” il pianto dei bimbo indicando 4 tra le principali cause di fastidio tra i neonati, ovvero fame, sonno, dolore e pannolino bagnato.

I ricercatori che l’hanno messa a punto sostengono che, in base ai feedback ricevuti dai genitori che l’hanno messa alla prova, l’applicazione risulta efficace oltre il 90% con i piccoli che hanno meno di due settimane di vita, all’85% nei bimbi fino a due mesi e oltre il 75% con quelli di 4 mesi.

Passata questa età, il pianto dei piccoli può essere dovuto a un numero molto maggiore di fattori, perché l’ambiente esterno condiziona in modo più significativo l’umore e le sensazioni dei piccoli.

Questa applicazione costa 2,99€ ed è disponibile per solo per iOS: altre versioni meno conosciute sono state realizzate per funzionare anche con i dispositivi Android, ma questa è la più popolare e – a quanto pare – la più affidabile.

Nelle primissime settimane di vita potrebbe rappresentare un aiuto concreto per tutti i genitori che si trovano a dover fare i conti con il pianto apparentemente inconsolabile di un bebè: ma è anche vero che, dopo un periodo in cui ci sembra di dover “tirare ad indovinare”, si arriva a conoscere il piccolo e tutte le sue abitudini, ciò che lo rende felice e ciò che gli dà fastidio.

In qualche settimana, la causa dei pianti di un bebè sarà perfettamente comprensibile per i suoi genitori.

Infine, sappiamo che – purtroppo – i bimbi si ammalano spesso: in questo modo si creano gli anticorpi che li renderanno più forti e più immuni nel futuro ma, nei primi mesi di vita, il loro sistema immunitario è ancora immaturo e quindi i piccolini si ammalano con più facilità.

Per tenere traccia di tutti i malanni, dei consigli del pediatra e dei farmaci somministrati in ogni situazione c’è l’app di Pharma Kids, che permette di registrare anche quanto è durata una malattia.

Purtroppo quest’applicazione non si può ancora acquistare, ma sarà presto disponibile sia per Android sia per iOS.

Aggiornamento del 24 giugno 2016

Pharma Kids ci segnala che l’app è arrivata online: ora è disponibile sia per dispositivi Android che per utenti iOS 😉

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Immagine presa dal sito di Pharma Kids

Una volta che la malattia ha fatto il suo corso, sarà possibile archiviare tutti i dati che riguardano il malessere in questione: così, da quel momento in poi, saremo in grado di consultare tutte le indisposizioni passate del piccolo, e i medicinali somministrati volta per volta.

In questo modo avremo una visione d’insieme del suo stato di salute, cosa che ci potrebbe tornare utile durante le visite periodiche dal pediatra (magari per fargli notare che nel giro di poche settimane, ad esempio, il bambino ha preso più volte l’otite, e quindi concentrarsi sulle possibile cause del problema).

Insomma, ancora una volta la tecnologia si conferma un’alleata importante quando si tratta di semplificarci la vita, anche con i bambini; naturalmente è meglio utilizzarla come un aiuto e non come una “alternativa” alle cure e alle attenzioni di mamma e papà: queste ultime restano sempre le “applicazioni” che funzionano meglio per la crescita dei nostri cuccioli 😉

Per concludere, dobbiamo anche tenere a mente che – ogni volta che usiamo un’app come quelle descritte sopra – oppure scattiamo una foto e la salviamo sullo smartphone, dobbiamo ricordarci di prestare la massima attenzione alla privacy: anche azioni che potrebbero sembrare innocue, se fatte senza la giusta cautela, rischiano di rendere di dominio pubblico dei dati che avremmo preferito custodire.

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